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Lo Stato italiano è inadeguato nella tutela delle donne che denunciano: questa la sentenza emessa il 7 aprile scorso dalla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo nei confronti del nostro Paese, in un caso di violenza domestica del 2018 in cui a perdere la vita per mano del padre fu un bambino. La CEDU, con questa decisione, ha rilevato in particolare l’inadeguatezza e l’insufficiente attivazione del sistema giudiziario dello Stato italiano e delle proprie Autorità difronte ai casi di violenza domestica, che omettono di agire tempestivamente dinanzi ai casi di denuncia determinando una situazione di impunità che può favorire la reiterazione delle condotte violente.

Con questa sentenza la Corte ribadisce come il compito di uno Stato non si esaurisca nella mera adozione di disposizioni di legge, ma si estenda ad assicurare che la protezione di tali soggetti sia effettiva. Approfondisci

Valentina Ceccarelli

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