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Per la prima volta in Italia, il servizio idrico è stato misurato e giudicato, attribuendo premi e penalità ai gestori, per risultati raggiunti e consolidati nel 2018 e 2019. Perdite idriche, interruzioni di servizio, qualità dell’acqua erogata, adeguatezza del sistema fognario, qualità dell’acqua depurata e smaltimento dei fanghi, sono i 6 macro-indicatori sulla base dei quali ciascuno degli operatori del servizio idrico è stato analizzato e classificato dall’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambienti.

I dati sono stati raccolti da 203 gestori, che complessivamente coprono l’84% della popolazione nazionale. Analizzando i dati pervenuti fino al 17 luglio 2020, l’Autorità ha potuto assegnare un premio a chi ha raggiunto, mantenuto e migliorato gli obiettivi prefissati e una penalità agli altri.
Questa analisi oltre a verificare quanto l’Italia sia allineata ai più alti standard previsti dalle direttive europee sull’acqua, consente di confrontare le performance tra i diversi operatori e a ridurre il water service divide che caratterizza il sud e le isole rispetto al centro nord.

I dati infatti parlano chiaro: sono 26 i gestori che occupano le 66 posizioni più importanti e si collocano prevalentemente nel Nord del Paese (21 podi per il Nord Ovest e 24 per il Nord Est), seguiti dal Centro (con 18 podi). Sono solo 3 i gestori sul podio appartenenti all’area Sud e Isole evidenziando la necessità di compensare il water divide anche attraverso meccanismi di incentivazione.

Leggi il comunicato stampa di ARERA

Leggi qui il report di Cittadinanzattiva sul servizio idrico integrato

 

Aggiornamento ai consumatori finanziato dal MiSE. Legge 388/2000 - ANNO 2021

Martina Lalli

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