In Italia oltre 3 milioni di giovani in età scolare non studiano e non lavorano. E' l'esercito dei NEET (dall'acronimo inglese di "Not in Education, Employment or Training", ovvero persone non attive in istruzione, in lavoro o in formazione), e questa piaga sociale richiede un'analisi approfondita e precisa e la messa in campo di progetti multidisciplinari per tentare di arginare il fenomeno e superare l'annosa questione della dispersione scolastica. Occorre lavorare sulle comunità educanti e investire sull'innovazione digitale e sull'inclusione.
"I ragazzi hanno compreso l'importanza dell’impegno sociale e della cittadinanza attiva: i diciottenni e i diciannovenni, ad esempio, sono i più impegnati nel mondo del volontariato. È un’ulteriore dimostrazione che se si offrono le giuste opportunità, come fa il Terzo settore, i giovani le colgono e danno il meglio per sé stessi e per la società" ha dichiarato Vanessa Pallucchi, portavoce del Forum Terzo Settore.