L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha chiuso l’istruttoria relativa al progetto di modifica del modello di remunerazione dei prelievi in circolarità da Atm con carte del circuito Bancomat, presentato dal consorzio Bancomat S.p.A.
Secondo l’attuale regime di remunerazione, la banca che ha emesso la carta utilizzata per il prelievo versa una commissione interbancaria (MIF) all’istituto che è titolare dello sportello presso cui il prelievo avviene e può chiedere al proprio cliente una commissione. Nella riforma proposta dal consorzio Bancomat sarebbe invece la filiale (in cui avviene il prelievo) a richiedere al titolare della carta la commissione.
A tal proposito, l’Antitrust ha però notato che la nuova proposta rappresenterebbe una restrizione della concorrenza e un aumento significativo delle commissioni medie di prelievo. Inoltre, AGCM dichiara che il circuito non ha dimostrato la presenza di una relazione diretta tra la diminuzione della rete degli sportelli Atm e l’attuale modello di remunerazione e, dunque, le eventuali efficienze che sarebbero derivate in tal senso dall’introduzione del nuovo modello. Pertanto, la diminuzione degli sportelli non dipende dal fatto che sono poco remunerativi ma piuttosto deriva da una complessiva evoluzione del mercato, caratterizzata da diversi fattori. Tra questi abbiamo ad esempio, la razionalizzazione della rete a seguito di concentrazioni bancarie o di scelte societarie degli istituti di credito e anche di logiche di ottimizzazione che possono non dipendere dal puro prelievo in circolarità.
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