Con l’approvazione del Decreto Legislativo di attuazione della Direttiva UE 2019/2161, la c.d. “Direttiva Omnibus”, sono state indicate le nuove disposizioni normative che mirano a salvaguardare i consumatori grazie a maggiori tutele dalle pratiche commerciali scorrette e dai comportamenti sleali nei loro confronti. L’obiettivo della nuova disposizione è quello di creare un impianto sanzionatorio per garantire la massima armonizzazione a livello europeo nella tutela dei consumatori.
Tra le principali novità introdotte: l'indicazione obbligatoria del prezzo più basso praticato dal professionista nei 30 giorni precedenti; viene considerata ingannevole la pratica commerciale che promuove un bene come identico a un prodotto commercializzato in altri Stati membri dell’Unione, quando in realtà ha una composizione o caratteristiche significativamente diverse (cd. “Dual Quality”).
Il Decreto poi prevede anche un aumento della sanzione amministrativa, che passa da cinque a dieci milioni di euro, in caso di pratica commerciale scorretta; la sanzione massima irrogabile unionale sarà pari al 4% del fatturato realizzato in Italia o negli Stati membri coinvolti per violazioni transfrontaliere o diffuse a livello; l’aumento a 10 milioni di euro della sanzione dall’AGCM per l’inottemperanza ai provvedimenti di urgenza e a quelli inibitori o di rimozione degli effetti e degli impegni assunti.
Inoltre, la nuova disposizione specifica che, in caso di utilizzo di clausole vessatorie, l’Autorità Garante per la Concorrenza e il Mercato può applicare sanzioni amministrative per ogni clausola vessatoria. Per il danno subito dai consumatori a causa delle clausole vessatorie è infine possibile richiedere il risarcimento.
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