Il 28 aprile si è stata celebrata la Giornata mondiale per la salute e la sicurezza sul lavoro, istituita nel 2003 dall’OIL, Organizzazione Internazionale del Lavoro. In questa occasione l’Osservatorio sui PCTO del portale scolastico Skuola.net ha condotto un’indagine sulla sicurezza degli studenti inseriti nei percorsi di alternanza scuola lavoro dalla quale emerge che la sicurezza delle ragazze e dei ragazzi sui luoghi di lavoro è sicuramente il problema principale e più urgente da affrontare.
Un quinto degli studenti (19%) si è presentato sul luogo di lavoro senza aver svolto il corso apposito erogato online dal Ministero dell’Istruzione e del Merito e senza indicazioni sulle procedure da osservare. Chi si è trovato a svolgere mansioni “manuali”, con l’utilizzo di macchinari o strumentazioni, il 17% ha temuto in almeno un’occasione per la propria incolumità e il 4% per buona parte della sua presenza in azienda. Infine, dovendo fare un bilancio complessivo dell’esperienza, la maggioranza (57%) la giudica più inutile che utile dal punto di vista formativo, appena il 16% la promuove a pieni voti.
Lo studio, che ha coinvolto 2.500 alunni dell’ultimo triennio delle scuole superiori, fotografa inoltre che solamente 2 studenti su 5 dicono di essere stati a contatto con realtà lavorative: il 24% per tutte le ore svolte, il 15% alternandosi tra vita lavorativa reale e simulata, 29% in mix di presenza fisica e collaborazione “a distanza” e l’11% in “smartworking”. In conclusione i ragazzi lamentano (45%) di essere stati assegnati a un tutor che li ha seguiti per l’intero svolgimento dello stage e oltre un quarto (26%) racconta di non averlo conosciuto. Solamente un terzo scarso (32%) ha lavorato con i team. In tutti gli altri casi si è rimasti spettatori con l’impressione di aver perso tempo senza fare nulla.