In Italia crollano i mutui per il primo bimestre 2023, mentre il “calo” delle compravendite residenziali si presenta molto diversificato a seconda del territorio. Sebbene a livello nazionale il calo sia del 2,7%, provincie come Bari, Bologna, Torino e Palermo mostrano valori in controtendenza con variazioni positive, rispetto al primo bimestre 2022. Il calo invece viene intercettato nelle zone di Milano (-3,74%) Verona (-1,45%) Roma (-2,09%), Firenze (-5,28%) e Napoli (-14,9%).
Questo è quanto emerge dall’analisi presentata dal Consiglio Nazionale del Notariato relativamente all’andamento del mercato immobiliare e dei mutui in Italia nel primo bimestre 2023. In particolare, il Consiglio ha presentato un’indagine effettuata in 9 città italiane, in merito alle diverse tipologie di atti come mutui, surroghe e compravendite. Le proiezioni complessive sul mercato immobiliare del 2023 prevedono un calo del mercato del 10,7% rispetto al 2022. La riduzione è generalizzata su prime e seconde case, anche se si evidenziano differenze. Infatti, il mercato a subire la più forte riduzione è quello delle compravendite di prime case. Contestualmente al calo del mercato immobiliare, si registra anche un calo dei mutui nei primi due mesi del 2023 pari a -20% rispetto allo stesso periodo del 2022. A gennaio la diminuzione dei prestiti bancari è stata pari al -22.56%, a febbraio -17,97%. In calo di conseguenza anche il numero delle persone fisiche che hanno contratto un mutuo, soprattutto per la fascia di età under 36.
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