Otto pazienti su dieci riferiscono di non essere stati presi in gestione da un team multidisciplinare, nonostante nello stesso numero 8 strutture su 10 affermino di avere al proprio interno una Prostate Cancer Unit o un Gruppo Multidisciplinare dedicato.
Analogamente il 75,9% dei pazienti afferma di non essere stato inserito in un PDTA mentre il 66,7% delle strutture intervistate dichiara di aver adottato un PDTA dedicato al tumore della prostata. Buona l’attesa dalla diagnosi alla presa in carico del paziente: intercorre un tempo fino a 15 giorni nel 45,6%, compreso tra 16 giorni e un mese nel 40,4% dei casi, superiore ad un mese nel 14% dei casi.
7 Regioni (Piemonte, Friuli Venezia Giulia Liguria, Valle D’Aosta, Lazio, Umbria, Sicilia) riferiscono di aver attivato le Prostate Cancer Unit o Gruppi multidisciplinari riconosciuti sul tumore alla prostata; la Calabria, pur non avendo attivato la PCU né Gruppi multidisciplinari riconosciuti, ha previsto e organizzato un percorso personalizzato – PDTA - dedicato.
Sono alcuni dei dati che emergono dall’indagine civica di Cittadinanzattiva presentata nel corso dell’evento “Salute oncologica maschile: indagine civica sul tumore alla prostata”. Il lavoro è stato realizzato in partnership con Europa Uomo e con il contributo non condizionato di Novartis. All’indagine hanno partecipato 138 cittadini/Associazioni di pazienti (di cui più del 40% ha avuto una esperienza diretta o indiretta della patologia tumorale prostatica), 57 Direzioni Generali (di Presidi Ospedalieri/Aziende Ospedaliere, IRCCS, Aziende Ospedaliere Universitarie e strutture private) e 8 Regioni - Piemonte, Calabria, Friuli Venezia Giulia. Liguria, Valle d'Aosta, Lazio, Umbria, Sicilia – attraverso le Direzioni Generali della Salute regionali.
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