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ASGI e Cittadinanzattiva (con interventi adesivi di altre associazioni) hanno impugnato dinnanzi al Tar Lazio il Decreto del Ministero dell’Interno, pubblicato lo sorso 27 marzo, con il quale è stato approvato lo schema di capitolato di gara di appalto per la fornitura di beni e servizi relativi alla gestione e al funzionamento, tra l’altro, dei Centri di permanenza per i Rimpatri (CPR). Le Associazioni denunciano le carenze di tale provvedimento per quel che riguarda la tutela della salute soprattutto per i trattenuti con vulnerabilità psichiatrica, per assoluta carenza previsionale degli standard e dei servizi medico-sanitari finalizzati alla prevenzione del rischio suicidario e di atti di autolesionismo, in aperta violazione anche con i più recenti orientamenti della Corte europea.

Il Tar Lazio è chiamato a decidere se sollevare o meno una questione di legittimità costituzionale, perché è certo che nei CPR, contrariamente a quanto avviene in carcere, i diritti non sono garantiti e non sono previsti meccanismi di reclamo giurisdizionale per far cessare eventuali trattamenti degradanti o contrari al senso di umanità, in violazione con il principio di uguaglianza di cui all’art. 3 della Costituzione. Leggi l’articolo

Valentina Ceccarelli

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