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L’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM), ha adottato 21 nuove sanzioni nei confronti di soggetti titolari di account o canali presso diverse piattaforme di condivisione di video (cd. Video sharing platform o VSP), che diffondevano video promozionali di giochi e scommesse con vincite in denaro.

Per la prima volta si tratta di sanzioni irrogate anche nei confronti di persone fisiche, i cosiddetti content creator, per aver caricato contenuti che andavano a violare il divieto assoluto, introdotto dall’articolo 9 del decreto-legge del 12 luglio 2018, n. 87 (cd. decreto dignità), di qualsiasi forma di pubblicità, anche indiretta, relativa a giochi o scommesse con vincite di denaro nonché al gioco d'azzardo, comunque effettuata e su qualunque mezzo.

Le sanzioni, che ammontano a circa 2 milioni di euro da luglio ad oggi, fanno riferimento a procedimenti avviati a seguito di numerose segnalazioni avvenute tra il 2022 e il 2023. Le segnalazioni riguardavano, in particolare, le presunte violazioni del divieto di pubblicità del gioco con vincita in denaro da parte di content creator relativamente alla diffusione di video per la promozione di giochi e scommesse su diverse piattaforme per la condivisione di video, quali “TikTok”, “YouTube”, “Instagram”, “Facebook” “X” e “Twitch”.

I procedimenti nei confronti delle piattaforme si sono già conclusi tra la fine del 2023 e l’inizio del 2024. L’articolo 9 si rivolge, infatti, non solo a chi effettua direttamente la pubblicità, ma anche al soggetto committente, al mezzo o al sito presso il quale viene diffusa la pubblicità nonché all’organizzatore dell’evento, dell’attività o della manifestazione; tutti ugualmente responsabili, non in solido, della condotta illecita. L’importo di ciascuna sanzione è pari al 20% del valore della pubblicità e in ogni caso non inferiore, per ogni violazione, a euro 50.000.

Anche il Tar del Lazio, con due distinte sentenze pubblicate il 1° ottobre scorso, ha confermato due sanzioni irrogate rispettivamente nel 2022 e nel 2024 dall’Autorità nei confronti del medesimo content creator per violazione del divieto sancito dal menzionato decreto dignità, confermando pertanto la correttezza dell’operato dell’Autorità.

Per approfondire leggi il comunicato stampa dell’AGCOM

Aggiornamento realizzato nell'ambito del progetto Vita da generazione spreK.O., finanziato dal MIMIT. D.M. 6/5/2022 art. 5

Martina Lalli

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