Il Garante per la protezione dei dati personali ha irrogato una sanzione di 5 milioni di euro a Foodinho srl, società del gruppo Glovo per aver trattato illecitamente i dati personali di oltre 35mila rider attraverso la piattaforma digitale. L’Autorità ha inoltre impartito specifiche prescrizioni e ha vietato l’ulteriore trattamento dei dati biometrici (riconoscimento facciale) dei rider utilizzati per la verifica dell’identità.
L’istruttoria ha fatto emergere numerose e gravi violazioni del Regolamento (Gdpr). Innanzitutto è stato accertato che la piattaforma utilizzata dalla società, quando disattiva o blocca l’account, invia automaticamente un unico messaggio standard, che però non informa della possibilità di contestare la decisione e chiedere il ripristino dell’account.
Inoltre il Garante ha verificato che la società effettua anche altri trattamenti automatizzati dei dati dei rider, ad es., attraverso il c.d. sistema di eccellenza (punteggio che consente di prenotare con priorità il turno di lavoro) e il sistema di assegnazione degli ordini all’interno del turno. Tutto ciò senza aver adottato le misure previste dal Gdpr per l’utilizzo di sistemi automatizzati, in particolare il diritto dei rider di ottenere l’intervento umano, di esprimere la propria opinione e contestare la decisione assunta attraverso il sistema.
Dagli accertamenti è anche emerso che Foodinho, senza informare gli interessati, invia i dati personali dei rider, compresa la posizione geografica, a società terze. I dati sulla geolocalizzazione, in particolare, sono inviati anche quando il rider non lavora, l’app è in background e, fino ad agosto 2023, anche quando l’app non era attiva.
Ora Foodinho dovrà riformulare i messaggi inviati ai rider in caso di disattivazione o blocco dell’account e assicurare che le decisioni adottate dall’algoritmo siano verificate da operatori adeguatamente formati. Inoltre, dovrà attivare sul dispositivo dei rider una icona che indichi che il Gps è attivo e disattivarlo quando l’app è in background. Dovrà, infine, dottare misure appropriate per evitare usi impropri e discriminatori dei meccanismi reputazionali basati sui feedback dei clienti e adempiere a quanto previsto dallo Statuto dei lavoratori in materia di controlli a distanza.
L’adozione del provvedimento del Garante coincide con la pubblicazione sulla GUCE (l’11/11/2024) della Dir. UE 2024/2831, relativa al miglioramento delle condizioni di lavoro mediante piattaforme digitali.
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