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Sarà sicuramente un cambio di paradigma: prima di tutto l’idea fondamentale è che i dati sanitari appartengano al cittadino, che deve avere il diritto di accedervi, gestirli e condividerli in modo semplice e sicuro. Secondo, esso permette l’utilizzo di dati sanitari anonimizzati per finalità che vanno oltre la cura del singolo paziente, contribuendo al progresso della medicina e al miglioramento della salute collettiva, allo sviluppo di nuovi farmaci, terapie e dispositivi medici, garantendo una ricerca più efficace e migliorando l’organizzazione dei servizi sanitari. Capiamone di più grazie a questo articolo.

Non è un caso che la prossima giornata Europea dei Diritti del Malato parlerà proprio di questo e che uno dei progetti Eu in cui Cittadinanzattiva-ACN lavora da 3 anni riguardi il ritorno dei dati ai partecipanti alle sperimentazioni cliniche ( leggi qui di FACILITATE)
Il nuovo Regolamento UE sullo Spazio Europeo dei Dati Sanitari (EHDS) trasforma l’uso dei dati sanitari per cittadini, professionisti e ricercatori. Quali sono i principali cambiamenti. Questo articolo su Trend Sanità ci dà una chiara panoramica.

Daniela Quaggia

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