8 e 9 giugno prossimi le cittadine e i cittadini saranno chiamati a votare per il referendum sulla cittadinanza depositato in Cassazione con oltre 637 mila firme, e che lo scorso 21 gennaio la Corte Costituzionale ha dichiarato ammissibile. Cosa dice il quesito? Sarà necessario esprimere il proprio consenso sul quesito specifico legato al dimezzamento da 10 a 5 degli anni di residenza legale in Italia richiesti per i cittadini extra UE per poter avanzare la domanda di cittadinanza italiana che, una volta ottenuta, sarebbe automaticamente trasmessa ai propri figli e alle proprie figlie minorenni.
Una novità importante degli ultimi giorni riguarda anche il voto fuori sede per coloro che sono domiciliati in un comune di una provincia diversa da quella di residenza per almeno tre mesi, comprendenti la data del referendum: dopo innumerevoli appelli, il Consiglio dei ministri ha dato il via libera ed il voto sarà esteso non solo agli studenti, ma anche ai lavoratori e a chi si trova lontano dal comune di residenza per motivi di cura.
Gli elettori fuori sede potranno richiedere l’ammissione al voto nel comune in cui risiedono temporaneamente, presentando domanda entro il 5 maggio 2025. Per approfondire