La mobilitazione per il referendum sulla cittadinanza italiana non si arresta: in tutta Italia sono innumerevoli le iniziative a sostegno del voto e del SÌ che potrebbe cambiare le sorti di tantissimi cittadini stranieri e dei loro figli. Il vero destinatario del messaggio sono ora i cittadini comuni, chiamati a esprimere il proprio parere su una legge che potrebbe impattare su circa 2milioni e mezzo di persone.
Ciò che si chiede è di cambiare, anche se solo per una parte, la legge n. 91 del 1992 emanata ben 30 anni fa ed ormai anacronistica rispetto al cambiamento del nostro Paese sotto diversi punti di vista, demografico, economico, sociale e culturale. Il quesito chiede di ridurre gli anni di residenza per i cittadini extra europei da 10 a 5, per poter presentare la domanda di cittadinanza: questo avrebbe importanti conseguenze sulla vita di chi risiede ormai stabilmente in Italia, perfettamente integrato nel tessuto sociale e professionale e dei figli minori che frequentano le nostre scuole.
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