L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha multato Poste Italiane per 4 milioni di euro per pratica scorretta e aggressiva relativa al messaggio che aveva recapitato lo scorso anno e che obbligava gli utenti delle app PostePay e Bancoposta ad autorizzare l’accesso ai dati personali contenuti nello smartphone per poter usare le App. Senza l’autorizzazione gli utenti avevano a disposizione un numero limitato di accessi, dopo i quali non sarebbe stato più possibile operare in App.
Tale pratica è stata considerata dall’Antitrust come scorretta e aggressiva, a seguito di un procedimento.
La pratica considerata scorretta dall’Autorità consisteva nel blocco, o nella prospettazione di blocco, dell’utilizzo delle App Banco Posta e PostePay installate negli smartphone con sistema operativo Android.
Il procedimento, come spiega l’Autorità, riguarda il comportamento di Poste Italiane che ha subordinato l’utilizzo delle App BancoPosta e PostePay al rilascio dell’autorizzazione da parte dell’utente ad accedere ai dati del proprio smartphone, pena il blocco delle stesse App.
La condotta di Poste Italiane, attuata a partire da aprile 2024, risulta “contraria alla diligenza professionale e caratterizzata da profili di aggressività”.
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