Con la circolare del 5 settembre l’Inps recepisce le novità introdotte dalla legge 95/2025 sul bonus asilo nido. Di seguito le principali novità.
Estensione del bonus
Il contributo fa ora riferimento alle rette relative alla frequenza di servizi per l’infanzia e non solo per asili nido pubblici e privati autorizzati. Rientrano così nell’alveo anche:
- nidi e micronidi che accolgono le bambine e i bambini tra tre e trentasei mesi di età e concorrono con le famiglie alla loro cura, educazione e socializzazione, promuovendone il benessere e lo sviluppo dell'identità, dell'autonomia e delle competenze. Presentano modalità organizzative e di funzionamento diversificate in relazione ai tempi di apertura del servizio e alla loro capacità ricettiva, assicurando il pasto e il riposo e operano in continuità con la scuola dell'infanzia;
- sezioni primavera che accolgono bambine e bambini tra ventiquattro e trentasei mesi di età e favoriscono la continuità del percorso educativo da zero a sei anni di età. Esse rispondono a specifiche funzioni di cura, educazione e istruzione con modalità adeguate ai tempi e agli stili di sviluppo e di apprendimento delle bambine e dei bambini nella fascia di età considerata. Esse sono aggregate, di norma, alle scuole per l'infanzia statali o paritarie o inserite nei Poli per l'infanzia;
- servizi integrativi che concorrono all'educazione e alla cura delle bambine e dei bambini e soddisfano i bisogni delle famiglie in modo flessibile e diversificato sotto il profilo strutturale ed organizzativo e si distinguono in spazi gioco, centri per bambini e famiglie e servizi educativi in contesto domiciliare.
Il contributo asilo nido non può essere richiesto per la frequenza di centri per bambini e famiglie, che accolgono bambini e bambine nei primi di mesi di vita con un adulto accompagnatore.
Anni successivi a partire dal 2026
Dal 1° gennaio 2026 le domande presentate e accolte produrranno effetti anche per gli anni successivi, fino al mese di agosto dell’anno in cui il bambino compie tre anni. Negli anni solari successivi a quello di presentazione della domanda, il richiedente deve, solo, accedere al servizio per prenotare le risorse finanziarie relative al nuovo anno.
Per il bonus asilo nido si dovrà allegare la documentazione di pagamento di almeno una retta mentre per i soli asili nido pubblici che prevedono il pagamento delle rette posticipato, sarà sufficiente l’iscrizione o l’inserimento in graduatoria.
Per quanto riguarda il contributo a sostegno presso l’abitazione, sarà richiesta un’attestazione del pediatra che certifichi l’impossibilità alla frequenza per gravi patologie croniche.
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