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La Corte d’Appello di Torino, con una recente ordinanza, ha respinto la richiesta della Pubblica Amministrazione di sospendere temporaneamente l’applicazione della sentenza di I° grado del Tribunale di Torino che aveva dichiarato discriminatorio il sistema di accesso all’ufficio immigrazione della Questura, dove i richiedenti asilo erano costretti a lunghe code senza prenotazione e con criteri opachi. La decisione della Corte conferma, dunque, quanto stabilito dal Tribunale di Torino, che aveva ordinato alla Questura di adottare entro l’8 dicembre 2025 un nuovo modello organizzativo basato su criteri trasparenti e prenotazioni online, simile al “modello Milano”.

Secondo la Corte, le modalità attuali violano i diritti fondamentali delle persone migranti e la sospensiva non è giustificata, poiché l’amministrazione può adeguarsi senza danni gravi. Leggi di più

Valentina Ceccarelli

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