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sondaggioSondaggio civico sulle politiche più urgenti che il futuro governo dovrebbe affrontare con maggiore determinazione

La consultazione che abbiamo avviato sul nostro sito ha prodotto il seguente risultato:

Tra le seguenti indicare la politica sulla quale vorrebbe che il prossimo esecutivo si impegni con più determinazione, efficacia e in tempi certi.

1 - combattere la corruzione 54 voti

2 - maggiore equità fiscale   20 voti

2 - tutela del diritto alla salute 20 voti

4 - difesa della scuola, tutela del territorio, misure di prevenzione e di sicurezza 12 voti

5 - l’adeguamento della giustizia italiana agli standard europei, 11 voti

5 - favorire la partecipazione e il potere di scelta dei cittadini 11 voti

7 - investimento sull’istruzione e lo sviluppo delle persone 7 voti

7 - la promozione della cittadinanza attiva attraverso misure di sostegno economico e fiscale 7 voti

9 - promuovere la trasparenza e la vita democratica interna dei partiti 5 voti

10 - estendere la cittadinanza italiana ai giovani che sono nati in Italia o vi risiedono stabilmente 4 voti

11 - la liberalizzazione dei servizi pubblici e professionali, 0 voti.

Hanno espresso le loro preferenze 153 cittadini.

Alcune chiavi di lettura.

I lettori hanno ben presente, si direbbe che è entrata  nell’agenda politica, la questione della corruzione che pesa enormemente nello sviluppo del paese in termini di riduzione di servizi, di resa spesso scadente dell’agire pubblico, di aggravio insostenibile per le aziende e i lavoratori. La voce “combattere la corruzione” con la percentuale del 35,3% delle preferenze si staglia rispetto alle seconde preferenze “maggiore equità fiscale” e “tutela del diritto alla salute” che sono al 13,1%.

Da queste scelte appare evidente che una politica che punti a combattere la corruzione e che sappia colpire l’evasione fiscale riequilibrando interessi e posizioni saprebbe poi, dovrebbe, estendere l’azione di governo verso un reale, tangibile e deciso sostegno a quelle che sono considerate da sempre elementi essenziali del welfare state: la tutela della salute è la seconda scelta non a caso, così come la scuola è la quarta, la giustizia la quinta.

Un dato che balza agli occhi e dovrebbe far riflettere è dato dal fanalino di coda di questa consultazione: la liberalizzazione dei servizi pubblici e professionali è ultima con 0 preferenze.

Probabilmente la modalità con la quale sono state attuate nel nostro paese le liberalizzazioni, bloccate da lobby e interessi di parte di notevole dimensione e capacità di pressione, gli scarsi benefici avuti dai cittadini, rendono tale voce aglio occhi dei lettori poco credibile in quanto a reale attuazione. Forse ci si è arresi, sapendo che fino ad oggi quello che ha avuto ragione è stato l’interesse di parte rispetto all’interesse generale.

Redazione Online

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