FISE Unicircular e Fondazione per lo sviluppo sostenibile hanno presentato il decimo rapporto su "L'Italia del riciclo". Buone notizie: alcune filiere come carta, legno, plastica, vetro, alluminio e acciaio hanno già raggiunto, o quasi, gli obiettivi europei al 2025. Altri settor sono indietro, come la raccolta delle batterie e dei rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE) che molti cittadini ancora smaltiscono nell’indifferenziato.
Andrea Fluttero, presidente di FISE Unicircular, l'Unione delle Imprese dell'Economia Circolare, analizza i passaggi salienti del decimo rapporto annuale "L'Italia del riciclo". Tra le positività: i sistemi di raccolta efficienti e la buona rete degli impianti che esistono in alcune parti del paese. Tra i contro: la carenza di infrastrutture per il riciclo in molte regioni e la mancanza cronica di impianti per la gestione dei rifiuti raccolti in modo separato. Da sottolineare anche la differenza tra tasso di riciclo, vicino a quel 65% che l'UE ha fissato come obiettivo al 2025, e il tasso di circolarità (la percentuale di materiali che ritornano all'industria per essere rilavorati) che invece è arrivato a poco più del 17%.