Prendendo spunto dal libro "Effetto serra, effetto guerra", scritto a quattro mani da un climatologo e da un diplomatico, mettiamo in luce le strette relazioni tra il cambiamento climatico e le crisi politiche all'origine di alcuni conflitti. Un riscaldamento globale che ormai è certificato da tutta la comunità scientifica, e che nella penisola italiana procede a ritmo quasi doppio che altrove, a causa delle caratteristiche del territorio e delle dinamiche atmosferiche sul bacino del Mediterraneo.
Il climatologo Antonello Pasini, autore del libro, dimostra come il riscaldamento globale in atto sia differente, e molto più pericoloso per la società umana, rispetto ai cambiamenti climatici "naturali" avvenuti nei secoli passati. Molti dei conflitti armati (come quello in Siria) e degli esodi traumatici di intere popolazioni (come quelle centro africane che poi transitano dalla Libia verso l'Europa), che spesso riconduciamo a cause politiche o religiose, hanno origine in realtà da fenomeni naturali connessi al cambiamento climatico: alluvioni, siccità, innalzamento degli oceani, carestie.