La riunione del G20 a Hangzhou, in Cina, ha prodotto un momento storico, la ratifica contemporanea dell'Accordo di Parigi di Stati Uniti e Cina, e un documento finale, il cosiddetto "Consenso di Hangzhou", in cui le venti maggiori economie planetarie hanno delineato le future politiche comuni sul piano della finanza, dell'economia e dello sviluppo.
Se il primo evento ha un chiaro valore mediatico, oltre che pratico (visto che i due paesi insieme sono la fonte del 37,98% delle emissioni globali di gas serra) il comunicato di chiusura del meeting, meno clamoroso, rappresenta un concentrato di buoni propositi e obiettivi che dovrebbero portare a un'economia mondiale più equa, stabile e sostenibile. A patto che vengano realizzati.