Sono stati pubblicati i due volumi della relazione annuale Arera – l’Autorità di regolazione per l’energia e l’ambiente – sullo Stato dei servizi e sull’Attività svolta nel 2020.
Tra i dati presentati dall'Autorità nella Relazione 2020 si registra, rispetto all’anno precedente, un aumento generalizzato dei differenziali tra i due mercati, libero e tutelato. In sostanza, sul mercato libero – caratterizzato dalla predominanza di contratti a prezzo bloccato – i valori sono rimasti quasi uguali all’anno precedente, mentre la maggior tutela nel 2020 ha visto una diminuzione media dei prezzi del 20%, che riflette il forte calo delle quotazioni nei mercati all’ingrosso, verificatosi anche in seguito alla pandemia.
Con la fine della maggior tutela che, ricordiamo, al momento è fissata al primo gennaio 2023, a fine 2020 solo il 54,3% dei clienti domestici si trovava nel mercato libero, con un aumento rispetto al 49,3% del 2019, mentre il tasso di switching, cioè di cambio venditore, è rimasto al 13% come l’anno prima.
prezzi medi dell’energia elettrica per i consumatori domestici italiani mostrano per il 2020 un deciso miglioramento rispetto agli altri paesi dell’Area euro, in termini sia di prezzi al lordo degli oneri e delle imposte, sia di prezzi netti: per la prima volta si registrano prezzi lordi più bassi rispetto a quelli della media europea per tutte le classi di consumo domestico, con l’eccezione della prima classe (consumi inferiori a 1.000 kWh/anno).