L'Unione europea ha istituito, lo scorso 15 Febbraio, il Corpo Medico Europeo per fronteggiare le emergenze interne ed esterne attraverso una più rapida mobilitazione di équipe di medici, operatori sanitari e attrezzature. Esso consente agli Stati membri, e agli altri paesi europei che partecipano al sistema, di mettere a disposizione risorse ed équipe mediche da dispiegare rapidamente prima che un'emergenza sia conclamata, il che assicura una reazione più veloce e prevedibile. Il corpo medico può includere squadre mediche di emergenza, esperti in materia di sanità pubblica e di coordinamento sanitario, laboratori di biosicurezza mobili, aeromobili per l'evacuazione medica e squadre di supporto logistico.
Il rapido dispiegamento del personale medico figura tra le maggiori difficoltà riscontrate nella lotta contro l'epidemia di Ebola, insieme ai problemi di ordine logistico e gestionale aggravati dall'insufficiente prontezza d'intervento. Ciò ha spinto la Germania e la Francia, alla fine del 2014, a proporre l'iniziativa dei "Caschi bianchi", che ha posto le basi per la costituzione del corpo medico europeo.