La Riforma della Giustizia, messa a punto dal Ministro Bonafede, mira a ridurre i tempi dei processi civili. I punti salienti: accrescere le potenzialità della negoziazione assistita per renderla uno strumento più forte ed efficace, attraverso la quale gli avvocati potranno acquisire prove prima che inizi il giudizio ma utilizzabili anche in tribunale e depotenziamento della mediazione. Negli ultimi anni la durata delle cause contenziose in tribunale è rimasta la stessa, circa 400 giorni e per portare a termine un procedimento con il rito ordinario in primo grado sono ancora necessari 660 giorni. Tanto che l’Italia continua a restare in cima alle classifiche europee sui processi-lumaca. Oltre a intervenire sulle procedure stragiudiziali, il “fronte civile” della riforma che Bonafede intende portare in Consiglio dei ministri nei prossimi giorni, rivisita anche tempi e rito per le cause di competenza del giudice unico, cancella il filtro in appello e spinge sulla digitalizzazione.
Trattandosi di un disegno di legge delega, dopo l’approvazione del Parlamento, spetterà al Governo varare i decreti legislativi di attuazione. Continua a leggere