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carcere 2015 02 19

“Siamo tutti reclusi in questo anno di pandemia, ma c’è chi è più prigioniero di altri, più esposto a rischi, più abbandonato di tutti”. E’ questo l’incipit della petizione lanciata dalla onlus “La società della ragione”, su iniziativa della Senatrice Liliana Segre e del Garante Nazionale dei detenuti Mauro Palma per chiedere al Ministro della Salute e al Commissario straordinario per l’emergenza Covid-19 che le persone detenute, gli operatori penitenziari e tutti coloro che svolgono attività lavorative ed educative in carcere siano inseriti tra le categorie prioritarie nella vaccinazione contro il Covid 19.

Nelle carceri convivono centinaia, se non migliaia di persone, in spazi insufficienti e con scarse condizioni igieniche, in cui è impensabile seguire le indicazioni di prevenzione e distanziamento fisico; ma il carcere è anche un luogo aperto al contagio, dove ogni giorno entrano ed escono molti addetti: nonostante ciò, le persone detenute e gli addetti ai lavori non rientrano tra le categorie prioritarie della campagna vaccinale, a differenza delle altre comunità chiuse.
Basta discriminazioni! Firma anche tu la petizione!

 

 

Valentina Ceccarelli

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