Sono trascorsi cinque anni dalla scomparsa di Giulio Regeni: il 25 gennaio 2016 alle ore 19:41 il giovane ricercatore inviò dall'Egitto il suo ultimo sms. Di lui non si seppe più nulla fino al 3 febbraio, quando il suo cadavere, torturato, fu trovato su una strada tra Il Cairo e Alessandria, in Egitto. A cinque anni da quel messaggio la verità sull'assassinio del ricercatore friulano è ancora lontana. L'azione della Procura della Repubblica di Roma, tra molte difficoltà, ha portato a conclusione indagini che hanno individuato un quadro di gravi responsabilità che, presto, saranno sottoposte al vaglio di un processo, per le conseguenti sanzioni ai colpevoli. Il caso, ora, è al Consiglio Esteri UE. Non fermiamoci, la ricerca della giustizia deve essere una missione dello Stato.