L'organizzazione di Julian Assange è entrata in possesso di una serie di documenti riservati, carte ufficiali, sull’operazione europea in Libia. Dal documento pubblicato in rete lo scorso 25 maggio, emerge che si tratterà di una vera e propria missione militare, un’azione di terra a tutti gli effetti che delinea la possibilità di un intervento ben più ampio nello Stato africano. La prima fase sarà d’intelligence: i droni monitoreranno le partenze dai porti libici, per stimare dimensioni ed entità del traffico e solo successivamente comincerà l’intervento militare, finalizzato alla distruzione od al sequestro delle navi dei trafficanti.
Per l'operazione si ipotizzano tre fasi, con una durata iniziale di un anno. Si scrive che dal punto di vista militare la missione sarà conclusa quando il flusso di migranti e l'attività dei trafficanti saranno significativamente ridotti. La finalità principale è dunque quella di arrestare le partenze dalle coste libiche, rendendo – attraverso la distruzione delle organizzazioni degli scafisti – più difficile, per l'esodo di disperati, usare la rotta verso l’Italia.
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