Un processo alla parola, quello che vede coinvolto l’autore napoletano Erri De Luca per aver rilasciato pubblicamente alcune interviste “scomode” sul caso della Tav Torino-Lione. La procura di Torino ha chiesto otto mesi di condanna all’autore che si trova imputato di istigazione a delinquere perché, secondo l’accusa, avrebbe incitato al sabotaggio del cantiere della tratta.
Numerosi i messaggi di solidarietà e vicinanza da parte del mondo della politica, della cultura e della gente semplicemente appassionata dei suoi scritti. Una sentenza che probabilmente rappresenterà un precedente importante, in un senso o in un altro, sul valore della libertà di parola, per capire dove inizia e finisce quella linea sottile che divide la libertà di manifestazione del pensiero da tutto ciò che può essere definito reato. Approfondisci