La situazione drammatica che caratterizza il sistema carcerario in Italia è ormai nota. Ma nonostante l’emergenza, le amministrazioni e le Istituzioni continuano a ritardare provvedimenti considerati urgenti ed essenziali per la garanzia dei diritti dei detenuti. Un caso simbolico è rappresentato dalla Regione Lazio dove, a fronte di una popolazione carceraria in esubero, a distanza di molti mesi ancora non si è provveduto alla nomina del Garante dei detenuti, nonostante vi sia stato un bando e nonostante la nomina fosse nelle scorse settimane all’ordine del giorno del Consiglio regionale.
Secondo i dati aggiornati al 31 ottobre 2015, nel Lazio vi sono 14 istituti penitenziari con 5.729 detenuti rispetto ai 5.272 posti regolamentari. Viene da chiedersi come in un Paese come il nostro, per trovare queste figure “fantasma” sia necessario attendere così tanto tempo, a scapito dei diritti dei detenuti, lasciati senza protezione in totale stato di abbandono.
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