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Un posto rimasto vacante dal 2014, per ben due anni, nonostante l’importanza che riveste la figura del Garante dei detenuti come organo con funzioni di garanzia e osservazione delle situazioni di privazione della libertà personale e detenzione, come previsto dalla Legge n. 10 del 2014. La scelta è ricaduta sul prof. Mauro Palma, ex Presidente del Comitato europeo per la prevenzione della tortura, persona che sembra riassumere in sé le tutte le caratteristiche di competenza, autorevolezza e indipendenza necessarie.

La nomina arriva alla fine di una battaglia avviata da tante organizzazioni della società civile - tra cui Cittadinanzattiva  - per richiedere l’introduzione di tre leggi di civiltà dirette rispettivamente ad introdurre il reato di tortura nel codice penale, a modificare la legge sulle droghe ed a ripristinare la legalità nelle carceri sovraffollate. Quest’ultima proposta di legge di iniziativa popolare, nello specifico, era stata depositata per richiedere non solo la legalità ed il rispetto della Costituzione nelle carceri, ma anche l’istituzione di un Garante nazionale per i diritti dei detenuti. E finalmente ci siamo. Ma la figura, purtroppo, non è presente in tutte le realtà regionali: caso simbolo la Regione Lazio, tanto da spingere Cittadinanzattiva e Antigone qualche mese fa a lanciare un appello per richiederne la nomina. Approfondisci la notizia su www.repubblica.it e su www.associazioneantigone.it

Valentina Ceccarelli

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