“Giustizia è fatta”, questo l’urlo dei familiari delle vittime dopo la sentenza della Corte di Cassazione che ha confermato le condanne nei confronti dei sei tra manager e dirigenti ritenuti responsabili della morte di sette operai per il rogo divampato tra il 6 e il 7 dicembre 2007 nell’acciaieria torinese.
La decisione della Suprema Corte ha confermato le conclusioni sanzionatorie stabilite dalla Corte d'Appello di Torino il 29 maggio 2015 e gli imputati sono stati ritenuti responsabili di omicidio colposo, omissioni di cautele antinfortunistiche e incendio colposo aggravato ed ora per loro si apriranno le porte del carcere. Approfondisci