Udienze a rischio e grandi disagi per i cittadini e gli utenti per la mole di processi rinviati a causa dello sciopero iniziato lo scorso 22 novembre e che proseguirà fino al 25 prossimo, a cui hanno aderito Pubblici Ministeri e Giudici di Pace.
Dunque, cinque giorni di astensione dalle udienze civili e penali: la magistratura onoraria ha deciso di incrociare le braccia nei tribunali, negli uffici del giudice di pace e nelle procure delle sedi storicamente più attive, tra cui Roma e Milano, paralizzando di fatto l’attività giudiziaria, in segno di protesta contro la riforma del Governo, contestando la legge delega di riforma della categoria, approvata lo scorso aprile e ora all’esame di Bruxelles, che ha già avviato una procedura preliminare d’infrazione contro l’Italia. Leggi di più