“Sulla necessità di riprendere ad investire seriamente sul personale del Servizio Sanitario Nazionale servono meno dichiarazioni e più fatti. Si chiuda la stagione depressiva delle politiche del personale sanitario mettendo sul piatto risorse economiche reali per un vero rilancio, ponendo fine al blocco del turnover, nonché rinnovando le convenzioni con i Medici di famiglia e Pediatri di libera scelta”. Queste le dichiarazioni di Tonino Aceti, coordinatore nazionale del Tribunale per i diritti del malato-Cittadinanzattiva, in merito alla denuncia delle organizzazioni dei medici sulla prevedibile futura mancanza di medici e specialisti.
“Basta con i tempari che stanno trasformando il SSN in una catena di montaggio, il paziente in un bullone e il medico in un mero esecutore operativo di indicazioni provenienti dagli apparati che standardizzano l’assistenza senza personalizzare gli interventi. A rischio c’è proprio la personalizzazione delle cure e la salvaguardia del principio del tempo dell’ascolto come vero e proprio tempo di cura. Per non parlare del minutaggio del personale infermieristico che ha un impatto negativo sulla qualità dell’assistenza, sul normale ritmo della vita della persona ricoverata e della sua famiglia oltre che sui loro redditi”.
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