"La macchina per ridare trasparenza e cancellare una delle pagine più buie del nostro Ssn è ripartita: al Ministero della Salute si è tenuta la prima riunione. Una decina le Regioni che si sono presentate, a questo primo appuntamento in cui è stato ufficialmente incluso il Tdm-Cittadinanzattiva. «Dalle sollecitazioni dei cittadini non si può prescindere», afferma Andrea Urbani (Direzione Generale Programmazione Salute). Mentre il coordinatore del Tdm-Cittadinanzattiva, Tonino Aceti, apprezza «sia la modalità inclusiva di gestione sia la scelta di fare, finalmente, un bagno di realtà guardando alle tante esperienze valide». Come quella dell'Emilia Romagna, che è riuscita a rispettare il Piano, anche adottando provvedimenti cui il tavolo del Ministero guarda con interesse. Tra questi, il blocco dell'intramoenia in determinate circostanze e la responsabilizzazione dei cittadini che non si presentano alla visita o all'esame, tenuti comunque a pagare la prestazione.
Il tavolo riparte da un testo su cui le Regioni si sono espresse a fine 2017 ma che, si è consapevoli, andrà profondamente rivisto. Il Tdm-Cittadinanzattiva ha puntato i piedi sulla libera professione intramoenia, alla quale si è poi ottenuto di dedicare un gruppo di lavoro ad hoc. «Chiediamo innanzitutto totale trasparenza nei confronti dei cittadini su ciò che già effettivamente c'é - spiega Aceti - come la possibilità di andare in intramoenia pagando soltanto il ticket, nel caso in cui le attese superino i tempi preventivati». Non solo: si sta pensando al blocco della libera professione nei casi di sforamento. Un tema che desterà senz'altro le reazioni dei medici. Ma Aceti tiene a precisare: «È chiaro che ogni nuova strategia dovrà tenere conto anche degli organici di camici bianchi e infermieri, dei blocchi contrattuali e del turnover che hanno pesato notevolmente sul personale»."
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