Nonostante la sua elevata frequenza e le due pesanti conseguenze, la malnutrizione nel malato oncologico è ancora un problema largamente sottovalutato, non riconosciuto e molto raramente trattato in maniera adeguata.
Per questo motivo si è svolto alla Camera dei Deputati l’incontro che ha visto seduti allo stesso tavolo clinici, pazienti e rappresentanti delle istituzioni per valutare le azioni necessarie per assegnare alla terapia nutrizionale il suo ruolo decisivo: migliorare l’outcome dei pazienti oncologici e scongiurare decessi evitabili.
Ricevere un corretto trattamento nutrizionale dovrebbe essere considerato un diritto erogato da personale competente in nutrizione clinica che fornisca anche informazioni corrette, comprensibili e basate sulle evidenze scientifiche. E’ questa la posizione di Cittadinanzattiva - Tribunale del malato espressa dal suo coordinatore nazionale Tonino Aceti: "la malnutrizione deve essere individuata precocemente, trattata tempestivamente e non deve concorrere ad aumentare le già insopportabili disuguaglianze che caratterizzano il nostro Servizio Sanitario Pubblico. È utile una sua misurazione e valutazione dalla presa in carico sino al follow up. È necessario inserire le terapie nutrizionali nel contesto delle cure simultanee e informare i pazienti sui suoi benefici. È inoltre molto importante sensibilizzare anche gli operatori sanitari (medici e infermieri) al tema della malnutrizione prevedendo programmi di formazione ad hoc".
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