Secondo una recente ordinanza della Corte di Cassazione (n. 6449/2019), se manca il consenso informato i sanitari sono tenuti a risarcire il paziente delle conseguenze dannose derivate da un intervento anche se questo è stato correttamente eseguito e tale correttezza sia stata accertata in giudizio. Questo il principio sancito dalla Corte, secondo cui la necessità del consenso informato - che rappresenta un passaggio fondamentale per informare adeguatamente il paziente delle possibili conseguenze negative dell'intervento - anche prima dell’entrata in vigore delle norme che lo hanno regolamentato, era desumibile dai principi generali dell’ordinamento.
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