La Corte dei conti afferma che nel Paese si sono create disuguaglianze in materia sanitaria, attraverso il Rapporto di coordinamento di finanza pubblica 2019: «Emergono le difficoltà a garantire in tutto il Paese adeguati livelli di assistenza, soprattutto per l’insufficienza della rete di assistenza domiciliare o di strutture specifiche rivolte ad anziani e disabili, l’eccessivo numero di parti cesarei primari e livelli di prevenzione al di sotto della soglia critica».
I dati della Corte dei conti svelano che, nel solo 2017, cinque regioni del Nord per assumere nuovo personale hanno speso 10 volte di più rispetto a cinque regioni del Sud, perché mentre le regioni meridionali finivano sotto commissariamento o dovevano rispettare il piano di rientro imposto dai ministeri della Salute e dell’Economia, l’altra metà dell’Italia poteva agire con le mani libere, grazie a meno controlli e maggiore autonomia.
Le conseguenze di questa sproporzione sono analizzate nell'articolo su www.quotidianodelsud.it