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Il quadro che emerge dalla ricognizione condotta da Cittadinanzattiva sui servizi di prevenzione e vaccinali dimostra che è molto difficile anche solo reperire informazioni, tra numeri telefonici a cui non risponde nessuno e la mancanza di un punto di informazioni unico, almeno per diverse regioni; inoltre si riscontra una situazione frastagliata, in cui anche all’interno dello stesso territorio regionale si possono trovare decisioni molto diverse per quanto riguarda le politiche di prevenzione. Sia per la possibilità di accedere ai vaccini che per gli screening.

“Sospendere le vaccinazioni è un controsenso”, commento Antonio Gaudioso, “non solo perché rimanda all’idea che non siano prestazioni essenziali, dopo tutti gli anni spesi per farne comprendere l’importanza. Ma anche perché si rischia il ritorno di patologie gravi come morbillo o meningiti, o di esporre a potenziale insorgenza di tumori bloccando vaccinazioni come quella per l’HPV e Epatite B. Non si può accettare che l’incapacità di organizzare spazi e modalità che rispondano alle esigenze emerse post Sars-Covid2 venga fatta pagare ai cittadini, semplicemente chiudendo servizi. Si piò ricorrere a soluzioni organizzative alternative che possano quindi garantire continuità nel servizio”.

Leggi il comunicato stampa.

 

Salvatore Zuccarello

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