“Sono 2,5 miliardi in meno rispetto a quanto stabilito nel Patto per la Salute, si tratta di un taglio orizzontale”: Tonino Aceti, coordinatore del Tribunale per i diritti del malato-Cittadinanzattiva commenta così le dichiarazioni rilasciate da Chiamparino. “La cosa più grave”, ha aggiunto, “è che questo modus operandi potrebbe essere reiterato fino al 2018, e quindi diventare strutturale.
E il meccanismo è semplice: le Regioni devono recuperare 4 miliardi ogni anno fino al 2018, se non lo faranno il Governo può intervenire direttamente sulle risorse per il Fondo Sanitario Nazionale, e il rischio che le Regioni continuino a sacrificare la sanità pubblica è altissimo, come ci dimostra la scelta del 2015. E’ necessario intervenire con urgenza e fattivamente sull’art. 1, comma 398 della legge di stabilità 2015, per scardinare questo meccanismo perverso”. Leggi per intero il testo del comunicato qui.