"Si stanno abituando i cittadini a considerare l'intramoenia e il privato come normali canali di accesso alle prestazioni di cui si ha bisogno, per sopperire ad inefficienze e squilibri del nostro Servizio Sanitario Nazionale": queste le parole di Tonino Aceti, responsabile del Tribunale per i diritti del malato/Cittadinanzattiva.
"Altro che strumento per la libera scelta del cittadino - prosegue Aceti - le sue "interferenze" nel canale istituzionale, riguardo ai tempi di attesa e alla trasparenza delle prenotazioni, ne fanno una delle "aree di rischio corruzione in sanità" tanto da essere affrontate nel dettaglio all'interno dell'ultimo Piano anticorruzione 2015 approvato dall'ANAC, che dà raccomandazioni specifiche per evitare comportamenti opportunistici a svantaggio dei cittadini".
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