Cittadinanzattiva ancora sulla questione dell’equivalenza terapeutica: le parole di Tonino Aceti, responsabile nazionale Tribunale per i diritti del malato: “L’equivalenza terapeutica è cosa ben diversa da un farmaco equivalente, nel secondo caso infatti si sostituisce il medicinale branded con un altro contenente lo stesso principio attivo. Nel caso dell’equivalenza terapeutica invece si sostituirebbero farmaci della stessa classe terapeutica ma con diversi principi attivi”.
Nella sostanza si tradurrebbe, per le tasche dei pazienti in un pericolo per la rimborsabilità di oltre 1500 tipi di farmaci: soprattutto prodotti innovativi e per i malati cronici, a dispensazione ospedaliera, distribuzione diretta o “per conto”, ossia acquistati a prezzi scontati dalle Asl e distribuiti poi in farmacia.
“L’approccio della determina, prosegue Aceti, “contrasta con l’approccio più moderno della medicina personalizzata. Per questo la nuova sospensione non basta, chiediamo una decisione definitiva in materia che salvaguardi i diritti dei pazienti e non solo le risorse economiche delle regioni”.
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