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E' stato presentato nei giorni scorsi il decimo Rapporto sui Diritti dell'Infanzia e dell'Adolescenza del Gruppo CRC, di cui fa parte anche Cittadinanzattiva. Molte sono le questioni irrisolte da affrontare con urgenza per il nuovo Governo, a cominciare dal contrasto alla povertà minorile. Secondo l’ISTAT, nel 2018 i minorenni in condizioni di povertà assoluta erano 1.260.000 (il 12,6% della popolazione di riferimento), oltre 50mila in più rispetto all’anno precedente. A loro corrispondono oltre 725mila famiglie in povertà assoluta. Le famiglie con minori sono più spesso povere e, se povere, lo sono più delle altre. Un altro tema importante è la protezione dagli abusi e dalla violenza a danno delle persone di età minore, con particolare attenzione alla prevenzione degli stessi.

Ancora il nuovo “sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita fino a sei anni” si sta avviando anche grazie ai fondi previsti dal Piano di azione nazionale pluriennale che ha previsto una dotazione di 209 milioni di euro nel 2017, 224 milioni nel 2018 e, a decorrere dal 2019, 239 milioni l’anno e la compartecipazione delle Regioni con un finanziamento pari almeno al trenta per cento delle risorse assicurate dallo Stato. Ma è chiaro che se davvero si vuole portare un sistema di qualità accessibile in tutte le regioni, gli stanziamenti dovranno aumentare notevolmente. Le differenze territoriali sono infatti ancora enormi, basti pensare che la spesa dei comuni per i servizi alla prima infanzia, per ciascun bambino 0-2 anni presente sul territorio, spazia tra i 2.200 euro annui nella Provincia Autonoma di Trento ai 1.600 euro annui in Emilia-Romagna e Lazio, fino ai 285 euro pro-capite in Puglia, 219 in Campania e 90 in Calabria.

Scarica il Rapporto

Leggi il comunicato stampa

Aurora Avenoso

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