Dal groviglio di voci che sentivano nei primi giorni di collegamento via web, alla emozione di vedersi con le facce più assonnate del solito e pensare al "pigiama che si ha sotto". Dalle difficoltà di trovare uno spazio tutto per sè in casa per seguire le lezioni, alla soddisfazione di risparmiarsi qualche ora per spostarsi da e verso scuola. Nei 700 racconti scritti dagli studenti per Repubblica@Scuola l'universo delle lezioni da casa raccontato "dal di dentro". Questioni pratiche ma anche emozioni profonde, raccontate dai diretti interessati: "Chi l'avrebbe mai detto che avremmo potuto rimpiangere i nostri bei banchi di scuola o la nostra odiosa sveglia la mattina presto oppure le ansie per compiti e interrogazioni o addirittura le interrogazioni faccia a faccia, o meglio, il contatto che si crea durante un'interrogazione tra alunni e insegnanti? Io non mi sarei mai immaginata di svegliarmi la mattina e dire: "A quest'ora a scuola c'era la prof di scienze ed eravamo a divertirci in laboratorio" o, da non credere, di svegliarmi e dire: Mi manca correggere la versioncina"...
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