Nel corso delle ultime votazioni di settembre sono state 1.453 le sezioni elettorali, in 465 comuni italiani, collocate al di fuori degli edifici scolastici. Ora il lavoro prosegue: una circolare del 2 ottobre scorso del Viminale (Dipartimento per gli Affari interni e territoriali) invita le prefetture a proseguire nella ricerca di immobili alternativi agli edifici scolastici da destinare ai seggi elettorali. ''Un'attività già avviata dal ministero dell'Interno, d'intesa con l'Anci, nel corso delle ultime elezioni, da svolgere in collaborazione con le amministrazioni locali. Obiettivo principale è di non aggravare l'ordinaria programmazione delle attività scolastiche in previsione del turno elettorale del prossimo anno'', comunica il Viminale.
L'urgenza di spostare i seggi elettorali fuori dalle scuole è stata più volte ribadita da Cittadinanzattiva che, con un comunicato stampa, manifesta la disponibilità a collaborare, a livello locale, per l'individuazione di sedi alternative.
"Dopo l’emergenza, che sta “costringendo” i ragazzi a vivere le scuole solo all’interno delle aule, gli enti proprietari, anche con il supporto di soggetti privati, dovrebbero individuare nuove soluzioni logistiche per moltiplicare l’offerta di spazi di apprendimento, anche esterni ma limitrofi alle scuole. L’Anci, con il coinvolgimento dei Ministeri dell’Interno e dell’Istruzione, devono individuare soluzioni logistiche definitive alternative all’utilizzo delle scuole come seggi elettorali". E' quanto abbiamo chiesto con le nostre sette proposte per non tornare indietro, in occasione dello scorso Premio Vito Scafidi.
Ma come fanno all’Estero? "Nel Regno Unito i seggi elettorali sono spesso allestiti per strada, in posti dove la gente solitamente passa per andare al lavoro. In Olanda nel 2014 si è votato da Starbucks. La normativa consente di esercitare il diritto in qualunque seggio della città. In Francia e in Germania i seggi sono allestiti in uffici pubblici, ma anche piazze e scuole, però le operazioni di voto si svolgono in un giorno solo (e festivo). Nei comuni tedeschi si può votare per lettera, il cittadino deve richiedere i documenti nel comune di residenza e in molte città è possibile farlo anche via Internet", racconta l'avvocata Iside Castagnola su Huffingtonpost.it