Il Decreto della Presidenza del Consiglio del Ministri appena varato sembra escludere qualsiasi gita o visita didattica. L’articolo 1, comma 6, lettera s) del DPCM del 13 ottobre, prevede infatti quanto segue: «Sono sospesi i viaggi d’istruzione, le iniziative di scambio o gemellaggio, le visite guidate e le uscite didattiche comunque denominate, programmate dalle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado, fatte salve le attività inerenti i percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento, nonché le attività di tirocinio». Ma il Ministero dell'Istruzione, in una nota, chiarisce forse la questione.
"La disposizione (contenuta nel DPCM del 13 ottobre, ndr) non si riferisce alle ordinarie attività didattiche organizzate dalle singole istituzioni scolastiche in spazi alternativi ubicati all’esterno degli edifici scolastici allo scopo di tradurre le indicazioni volte a prevenire e contenere la diffusione del contagio con l’individuazione di ulteriori aree atte a favorire il distanziamento fisico in contesti di azione diversi da quelli usuali. Pertanto restano regolarmente consentite, ovviamente rispettando i protocolli di sicurezza, tutte le attività didattiche svolte in ordinaria organizzazione in altri ambienti, come ad esempio parchi, teatri, biblioteche, archivi, cinema, musei, in ottemperanza al compito formativo istituzionale, anche a seguito di specifici accordi quali i “Patti di comunità” , in collaborazione con gli Enti locali, le istituzioni pubbliche e private variamente operanti sui territori, le realtà del Terzo Settore e tutti coloro i quali hanno non solo aderito, ma applicato il principio di sussidiarietà e di corresponsabilità educativa".
Quindi via libera alle attività didattiche che si svolgono ordinariamente e non saltuariamente in ambienti come i parchi, i teatri, le biblioteche, gli archivi, i cinema, i musei.
Su Vita.it la ricostruzione di un equivoco forse a lieto fine.