Lo scorso lunedì, 1 febbraio, è stato il giorno del rientro a scuola di quasi un milione di alunni delle superiori, per le sette regioni che ancora non avevano dato il via alle lezioni in presenza. La ripartenza è stata caratterizzata da non poche polemiche. Genitori spaventati dai tanti contagi, dall'insicurezza degli ambienti scolastici e soprattutto dai mezzi pubblici, hanno dato il via a mobilitazioni via chat. La situazione è molto diversa in base ai territori; in Puglia ad esempio, alcune classi hanno ripreso le lezioni in presenza, altre sono rimaste in DAD. La presenza oscilla tra il 20% ed il 25%. A Napoli la giornata del rientro in aula è stata caratterizzata da scioperi in almeno 40 istituti e gli studenti hanno deciso per la maggior parte di non rientrare in aula. In Basilicata, dopo circa 3 mesi di DAD, si rientra in classe al 50%. In Umbria, sono 31 i Comuni a rischio zona rossa e di conseguenza è stata prolungata la DAD. In Sardegna, il ritorno tra i banchi è stato preceduto da un lavoro di sinergia tra le istituzioni locali per creare un piano efficiente del trasporto pubblico locale.
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