Gli attentati di Parigi arrivano sui banchi di scuola, nei discorsi, ricordi, immagini degli studenti che in questi giorni spesso ne discutono con i loro compagni di banco e con gli insegnanti.
"Anche fossi arrivata a scuola non intenzionata a parlarne, sarebbe stato impossibile" - racconta una insegnante di Napoli. "A prevalere era la paura, e la domanda 'perché succede tutto questo?'", racconta una professoressa di Torino. Mentre a Lampedusa, la dirigente scolastica ha inviato un messaggio a tutte le scuole delle isole "invitando gli insegnanti a proporre letture e dare spazio a conversazioni "sulla libertà dell'uomo e sulla sicurezza" perché "aldilà dell'odio xenofobo e razzista c'è e ci potrà sempre essere spazio per riaffermare i valori della libertà".
Nel bell'articolo di Repubblica.it gli attentati di Parigi raccontati nelle aule di Napoli, Roma, Milano, Lampedusa e Torino.