Su 12.437 studenti rom iscritti nelle scuole italiane nell'anno scolastico 2014-2015 (780 rispetto all'anno precedente,solo 248 frequentano le superiori.
Si va dai 12 iscritti della Lombardia (su 1.737 alunni totali) ai 24 del Lazio (su 2.383) fino allo zero della Provincia di Trento.
"Vivere in condizioni di emergenza abitativa non aiuta, anzi. Abitare in una baracca significa non potersi lavare e quindi non essere presentabili e non riuscire a svolgere i compiti in un ambiente adeguato.
Non solo. Visto il carattere monoetnico degli insediamenti, i ragazzini difficilmente possono contare su qualcuno della comunità che li possa aiutare. «Non sempre, ma spesso, ai genitori mancano le capacità scolastiche per aiutare i propri figli nello svolgimento dei compiti», sottolinea lo studio, «ed è molto probabile che gli studenti rom non sappiano a chi rivolgersi per chiedere un supporto».
All'emarginazione si somma così altra emarginazione. E la possibilità di costruirsi una vita migliore, magari fuori dalle baracche, si allontana".
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