Una mamma di un bambino che frequenta la scuola Dante Alighieri di Sesto a Milano ha denunciato qualche giorno fa la richiesta da parte della scuola di pagare attività extracurriculari durante l'orario scolastico. Il Dirigente ha ricordato ad inizio anno alle famiglie che i progetti in programma per ampliare l'offerta formativa sono tutti a pagamento, l'ammontare richiesto è di 30 euro per bambino per la scuola primaria e secondaria di I grado, e 15 euro per bambini delle materne.
Le famiglie con difficoltà economiche hanno diritto ad una riduzione massima pari al 50%, la restante cifra non sarà a carico della scuola ma sarà a carico del fondo di solidarietà finanziato dagli stessi genitori. La situazione ha scatenato una reazione da parte dei genitori, non solo perchè le attività proposte vengono realizzate in orario scolastico e quindi non viene rispettato il principio dell'istruzione pubblica caratterizzata prima di tutto dall'inclusione, ma anche perchè il contributo "volontario" di fatto è obbligatorio. Altro elemento che ha scatenato le proteste dei genitori è anche la modalità con cui è stato ricordato ai genitori del pagamento, sui diari dei bambini vi era una nota che ribadiva in maniera esplicita che chi non effettuava il pagamento sarebbe stato escluso dalle attività.
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