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Vita da cittadino è uno spettacolo che nasce dall’incontro tra il gruppo di lavoro che all’interno di Cittadinanzattiva si occupa di politiche dei consumatori e il drammaturgo regista Francesco Suriano.

Il gruppo di lavoro è partito dall’idea di utilizzare il linguaggio teatrale come veicolo per favorire l’avvicinamento del pubblico alle tematiche portate avanti dalla stessa associazione.

Agire nella convinzione che avvalersi della forma espressiva teatrale consente di creare consapevolezza. Stimolare la curiosità a conoscere, tentare di produrre un risultato concreto nel favorire l’empowerment (la responsabilizzazione) del cittadino, oltre che essere un momento di riflessione nel percorso del teatro di ricerca, pronto a sperimentare nuovi linguaggi.

Francesco Suriano, che con il suo teatro ha spesso sfiorato tematiche legate alla memoria storica del nostro paese proiettandole in paralleli coi nostri giorni, ha voluto costruire una drammaturgia partendo proprio dai temi fondamentali e dalle ricerche portate avanti da Cittadinanzattiva.

Seguiremo la storia di due personaggi teatrali, due fratelli, con esperienze analoghe e diverse e i numerosi episodi che ne hanno costellato la vita, con le narrazioni che riguarderanno le tre età della vita: infanzia, età adulta, vecchiaia.

Il primo fratello è l’uomo che tenta di attraversare il suo tempo sempre alla ricerca di utili quanto impropri stratagemmi, spesso andando a danneggiare indirettamente i suoi simili e vicini cittadini. L’altro, il fratello, amico, “sosia” che prova, nel suo essere antagonista, ad aggiustare e a risolvere attraverso la conoscenza delle regole, percorrendo strade forse meno comode ma certamente più rispettose degli altri.

Lo spettacolo sarà una sorta di viaggio all’interno dei diversi stili teatrali nella forma del monologo, passando dal teatro di narrazione al teatro brechtiano, senza esimersi dal sottolineare le situazioni ironiche e divertenti che scaturiranno a volte perché originate dai due diversi punti di vista dei fratelli ma soprattutto perché scandagliare il nostro quotidiano ci fa apparire spesso più grotteschi di quel che noi non crediamo di essere.

Il protagonista, l’attore Fabrizio Parenti, oltre a portare avanti la sua attività di attore di punta del teatro italiano, in spettacoli come The Cost of Utopia di Tom Stoppard per la regia di Tullio Giordana (ricevendo la candidatura come attore non protagonista per il premio Ubu 2012) è regista e soprattutto cittadino attento alle diverse problematiche del nostro paese, in particolar modo riguardo al teatro, trovandosi spesso a portare avanti battaglie attive a migliorare la situazione lavorativa.

La rappresentazione teatrale si colloca tra le attività del progetto "Consumatori in rete. Diamo forza ai nostri diritti", (finanziato dal Ministero dello Sviluppo economico e realizzato in collaborazione con altre tre associazioni di consumatori)  ed è proprio da quanto emerso dall'attività di ricerca in esso prevista che si sviluppa la pièce teatrale, un teatro civile che indaga sulla percezione dei servizi, del nostro vivere.

Il teatro diventa rappresentazione della realtà affondando le proprie radici nelle esperienze quotidiane così come emerge dalle ricerche intraprese nel corso dell’intero progetto. 

È un viaggio nel cuore dei servizi pubblici locali di come vengono percepiti e a volte subiti dai consumatori. E sono proprio i cittadini, protagonisti (non solo della pièce), che devono contribuire al miglioramento dei servizi, che utilizzano quotidianamente aumentando la consapevolezza dei propri diritti e del proprio ruolo all’interno delle comunità di riferimento. Il cittadino può diventare il motore dal quale far partire un cambiamento.

 

Cinzia Pollio

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